domenica 29 marzo 2009

Intervento Stefania Cervoni


A.I.C.I
Associazione Italiana Counseling Integrato
TIVOLI 28 MARZO 2009
LA MEDIAZIONE FAMILIARE E’ UN INTERVENTO SPECIALIZZATO DI COUNSELING
Stefania Cervoni - Counselor,Mediatrice Familiare


La parola Mediazione, dal latino tardo mediare, nel senso di “ dividere-aprire nel mezzo”, si mostra particolarmente adatta a indicare un processo mirato e fare evolvere dinamicamente una situazione di conflitto, aprendo canali di comunicazione che si erano bloccati.
La Mediazione è un processo attraverso il quale due o piu’ parti si rivolgono a un terzo neutrale, il Mediatore , per ridurre gli effetti indesiderabili di un grave conflitto. La Mediazione mira a ristabilire il dialogo tra le parti per poter raggiungere un obiettivo concreto, soddisfacente per tutti e che si realizza una volta che le parti si sono creativamente riappropriate, nell’interesse proprio e di tutti i soggetti coinvolti, della propria attiva e responsabile capacità decisionale.
Essendo considerato un eccellente strumento di pace oggi la mediazione è particolarmente utilizzata nei casi di separazione e divorzio al fine di consentire ai coniugi di ristabilire e mantenere aperta la comunicazione per realizzare una riorganizzazione delle relazioni che li veda contemporaneamente partner separati e genitori uniti. La mediazione familiare pone l’accento sulla genitorialità condivisa trovando il suo referente nel modello di affidamento condiviso.
Il mediatore non cerca di annullare il conflitto, ne si azzarda a tentare una conciliazione, che significa “ riunire-legare insieme-rendere amici”. Meno che mai cercherà di accattivarsi il favore delle parti, come talvolta vuole l’etimologia della parola.
Il mediatore nel disordine emotivo recupera, trasformandola, la capacità comunicativa, assertiva e progettuale di ogni partner. La coppia nel rispetto della legislazione vigente ma libera dalle “ costrizioni” procedurali, che intervengono in caso di dispute e accordi coatti, affronta più serenamente questo particolare momento della propria vita.
La mediazione diventa in questo modo il carattere essenziale dei procedimenti discorsivi, che si svolgono per ragionati e ragionevoli passaggi intermedi e, quindi, ha un significato contrapposto a “ cio’ che faremmo per impulso”, “immediatamente”, senza alcuno spazio e alcun tempo per riflettere su quel che si sta per fare. La mediazione costituisce uno sforzo per muoversi invece “mediatamente” e “meditatamente”, nel tentativo di trasformare i desideri aggressivi e conflittuali in momenti di crescita costruttiva attraverso una presa di distanza paradossale, che consente in realtà di vedere le cose piu’ da vicino.
Con 10-12 incontri la coppia affronta il conflitto in atto, ristabilisce la comunicazione, elabora le emozioni sottostanti e pianifica responsabilmente la propria condizione di partner e genitore, differenziandola. I Partner cosi’, sostenuti dal mediatore, raggiungono accordi soddisfacenti e durevoli nel tempo che condivisi con gli avvocati vengono presentati al giudice e velocemente ufficializzati.
( bollettino ufficiale della Regione Lazio, L.Regionale nr. 27 del 24 dicembre 2008-modifiche alla deliberazione ligeslativa approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 10 dicembre 2008 concernente: “ Norme per la tutelaei minori e la diffusione della cultura della mediazione familiare”)

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